Matteo Uggeri e Silvia Bertolino (musicista e insegnante) ci raccontano come si può far trasformare un libro (anzi due!) in videogioco ai ragazzi delle secondarie di primo grado. Una game jam letteraria che parte dall’analisi del testo, passa per la progettazione creativa di musiche, suoni, immagini e sceneggiature per poi giungere al coding di Scratch usato come tool per realizzare dei micro-giochi d’avventura narrativa.
Da libro a gioco, in sole 8 ore
Ideare e realizzare un videogioco a partire da un libro, e farlo fare a dei ragazzi delle medie con due incontri laboratoriali di sole 4 ore ciascuno. Suona come un’impresa disperata, non solo se si considera che i giovanotti devono realizzare tutto, dalle immagini ai suoni alle musiche, senza contare il coding. Ma ancora più arduo, diranno molti di voi, è far leggere i libri ai ragazzi. Sì, perché se è vero che la passione per i videogiochi è comune alla più parte dei giovani (e non) di oggi, a un rapido giro di banco preliminare ben pochi hanno detto di leggere.
Quindi? Ce l’abbiamo fatta o no a vincere questa sfida? Non vi faccio spoil. Anche perché questa storia, di finali, ne ha ben due. A fine articolo dovrete scegliere il vostro.
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