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Lettera al Governo: il Recovery Fund per l’informatica e l’educazione aperte

Noi sogniamo una rete neutrale e scalabile, nella quale l’identità e i dati di tutti i cittadini che vi
accedano siano protetti “by design” e nella quale sono disponibili servizi distribuiti e federati

Angelo Raffaele Meo

Il professor Angelo Raffaele Meo del Politecnico di Torino, classe 1935 e con un’esperienza nel campo informatico da far invidia ai tanto decantati colossi del digitale odierno, è tra i principali promotori di un’iniziativa sull’open education redatta tramite il supporto della rete Open Education Italia (OEI).

La lettera, indirizzata al Governo Italiano, sostiene che l’informatica e l’educazione aperte debbano essere due pilastri fondamentali dei progetti che si implementeranno con il Recovery Fund.

Il testo è stato sottoscritto anche da altre realtà che si occupano di software e conoscenza aperta, tra cui Associazione per il Software Libero, Binario Etico, Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali, Comeinclasse.it, Gfoss.it, LibreItalia, Linux Trent, LugMAN, Progetto FUSS, Software Libero Liguria, Wikitolearn…

Facendo io parte della rete OEI ho parzialmente contribuito alla stesura e sono tra i tanti fieri firmatari.

La lettera propone cinque azioni che si dovrebbero mettere in campo grazie al Recovery Fund:

  1. realizzare una rete nazionale per la trasmissione dei dati;
  2. finanziare solo servizi relativi a software libero;
  3. far rispettare lo sviluppo e l’adozione di software libero nella Pubblica Amministrazione;
  4. destinare all’istruzione dieci miliardi nel quadro del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza;
  5. richiedere che i programmi di rafforzamento delle competenze digitali:
    1. riguardino soprattutto i fondamenti scientifico-tecnologici e di impatto sociale dell’informatica,
    2. siano impartiti a partire dalla scuola primaria,
    3. vedano un adeguato investimento nella formazione dei docenti.

Cliccando su questo link potete scaricare e leggere la Lettera al Governo: il Recovery Fund per l’informatica e l’educazione aperte.

Per sottoscrivere la lettera, è sufficiente inviare una mail a mario.scovazzi@libero.it e meo@polito.it.

L’incipit della lettera. Cliccando sull’immagine potete scaricarla.